Author: bluadm

GDPR
Grafica, Informatica

Gli effetti del Gdpr

ROMA – I siti di informazione in Europa hanno ridotto in modo sostanziale il numero di cookie utilizzati senza il consenso degli utenti dopo che a maggio è divenuto pienamente effettivo il nuovo Regolamento europeo sulla privacy (Gdpr). Lo rivela uno studio del Reuters Institute for the Study of Journalismdell’università di Oxford, che ha analizzato oltre 200 siti di notizie europei ad aprile (prima del Gdpr) e poi a luglio (dopo il Gdpr). Nel complesso, il numero di cookie di terze parti presenti sui siti di informazione è sceso del 22%, con un calo significativo per i cookie pubblicitari e di marketing (meno 14%) e dei social media (meno 9%). E’ anche calato il numero di siti che ospitano contenuti di social media, come i bottoni di condivisione di Facebook e Twitter (meno 7%).

Secondo i ricercatori dell’istituto, ciò significa che alcuni media stanno rispondendo al Gdpr ottenendo il consenso degli utenti per il tracciamento condotto da soggetti terzi attraverso i loro siti oppure stanno tagliando il numero dei cookie. Sui siti italiani di informazione il numero di cookie di terze parti è diminuito del 32%, più della media. Il calo non colpisce tanto i maggiori fornitori di servizi di tracciamento degli utenti, come Google, Facebook e Amazon. Infatti la maggior parte dei siti europei ha smesso di usare cookie di servizi meno noti. I cookie sono file depositati nei computer dai siti e possono servire per il funzionamento degli stessi ma anche per tracciare la navigazione degli utenti in modo da inviare loro messaggi pubblicitari mirati.

 

Fonte: Repubblica/Tecnologia

Informatica, Tecnologia

Realizzato il micro-computer

Il computer più piccolo del mondo, che con i suoi 0,3 millimetri di lunghezza è perfino più piccolo di un chicco di riso, molto più piccolo: è stato realizzato dall’Università del Michigan, che si è riappropriata del primato dopo che l’Ibm aveva annunciato la costruzione di un dispositivo simile a marzo 2018. Tuttavia è proprio l’Ibm a sollevare il dubbio che si possa parlare di veri e propri “computer”, dal momento che perdono tutti i dati ogni volta che restano senza corrente. Lo studio è stato presentato al Simposio su tecnologie e circuiti integrati a Honolulu. “Non siamo sicuri che si possano chiamare o meno computer”, commenta David Blaauw, che ha guidato la ricerca insieme a Dennis Sylvester e Jamie Phillips. “Il fatto che abbiano o meno le funzionalità minime richieste è un fatto opinabile”.
I mini-computer sono stati progettati come sensori di precisione per la temperatura, in grado di rilevarla anche in un insieme di cellule con un errore di circa 0,1 gradi, ma potrebbero essere adattati per una grande varietà di applicazioni. “Quando abbiamo realizzato il nostro sistema non sapevamo con esattezza tutte le cose per le quali poteva essere utile – aggiunge Blaauw – ma una volta pubblicato abbiamo ricevuto dozzine e dozzine di richieste”.
I nuovi dispositivi sono troppo piccoli per avere tradizionali antenne radio, perciò ricevono e trasmettono dati grazie alla luce visibile: “Abbiamo dovuto inventare nuovi approcci per progettare circuiti che consumano poco e tollerano la luce”, dice Blaauw. Inoltre i ricercatori hanno anche dovuto superare un altro ostacolo: ottenere un’efficienza elevata pur consumando poca energia, cosa che di solito aumenta la perturbazione e il disturbo dei segnali elettrici.
Informatica, Tecnologia

Il primo server sottomarino firmato Microsoft

Le aziende sono alla continua ricerca di soluzioni per lo storage dei dati affidabili e dalle prestazioni elevate. Allo stesso tempo, c’è la necessità che tali soluzioni siano sostenibili dal punto di vista ambientale. È questo che ha spinto Microsoft a sviluppare Project Natick, il primo data center sottomarino che contiene 864 server completamente alimentati da energia rinnovabile.

Un server sul fondo dell’oceano

A inizio mese, Microsoft ha collocato il suo primo data center sottomarino e autosufficiente, sul fondale oceanico vicino alle Isole Orkney in Scozia.Pressappoco delle dimensioni di un container, il data center tubolare contiene 864 server ed è collegato a un grande peso triangolare che lo fissa al fondo marino a oltre 30 metri al di sotto della superficie dell’oceano.

Secondo Microsoft, l’acqua oceanica, in media più fredda dell’aria ambientale, potrebbe abbattere i costi degli impianti di aria condizionata. La vicinanza degli oceani alle città dove risiede la maggior parte degli utilizzatori dei servizi cloud potrebbe inoltre comportare un aumento della velocità di fruizione di tali servizi.

Le isole Orkney sono state una scelta strategica per il primo data center poiché di interesse anche per altri progetti sperimentali di energia rinnovabile. Le isole ospitano il Centro europeo per l’energia marina, che sfrutta l’acqua naturalmente turbolenta per raccogliere l’energia delle maree, oltre a una notevole quantità di energia eolica generata sulla terra per creare il 100% di energia rinnovabile per l’isola. L’EMEC genera più che sufficiente energia per i 10.000 abitanti delle isole e un cavo collegato alla rete di Orkney Island alimenta il centro dati subacqueo di Microsoft.

Project Natick – 1 anno di test

Il team di ricercatori ne monitorerà il funzionamento per un anno, considerando anche la sostenibilità dal punto di vista economico, ambientale e logistico. Il progetto nasce in un orizzonte in cui il Cloud Computing è sempre più utilizzato e rappresenta un volano per la crescita economica, rendendo sempre più centrale il ruolo dei data center. Il posizionamento nell’oceano, inoltre, permette una maggiore contiguità rispetto agli utenti finali, dato che oltre la metà della popolazione vive entro 200 km dalla costa, riducendo così il tempo di latenza (ovvero il tempo necessario ai dati per viaggiare dalla fonte alla destinazione) e offrendo di conseguenza prestazioni migliori.

Secondo i primi test condotti da Microsoft, le capsule genererebbero solo un “quantitativo estremamente piccolo” di calore, poiché l’energia che utilizzano è quella delle correnti marine e non ci sarebbe alcuna dispersione di calore, a parte quella legata alla conversione dell’energia. I ricercatori dell’azienda hanno anche registrato con sensori acustici che il ticchettio delle testine dei dischi e il fruscio delle ventole è sovrastato dal rumore di un singolo gamberetto che nuota vicino la capsula.

 

Fonte: The Next Tech

Google 1
Informatica, Tecnologia

Google 1, più cloud storage per tutti

Sempre più file, sempre più foto, video: spesso anche in risoluzione 4K. Le abitudini degli utenti stanno cambiando, e deve cambiare anche il cloud storage di Google: per questo da Mountain View hanno annunciato un nuovo marchio che si aggiunge alla galassia di quelli già disponibili, che servirà a differenziare il servizio gratuito di Drive da quello a pagamento. Google 1 cambia prezzi e spazi disponibili per i clienti, e sarà lanciato nei prossimi giorni negli Stati Uniti e in seguito anche nel resto del mondo.

Google Drive non cambia

Chi registra un account Gmail, o più in generale su una property Google, ottiene accesso anche a Drive: si tratta dell’offerta base di cloud storage, di archivio remoto, offerta da Google e comprende 15 gigabyte di spazio che possono essere utilizzati per stivare file, immagini e altri tipi di file. 15GB costituiscono anche il limite superiore di spazio disponibile nella propria casella di posta, da condividere con Drive: se, come accade spesso, si raggiunge questo limite si è costretti a cancellare qualcosa o a sottoscrivere un piano a pagamento per aumentare lo spazio.

Qui entra in gioco il nuovo Google 1. In pratica ora a Mountain View hanno deciso di attribuire un’etichetta diversa allo storage a pagamento, anche per far meglio comprendere che fa qualcosa di più che semplicemente ospitare posta, foto e i file di Google Docs. Google 1 è un archivio remoto a tutti gli effetti, che si pone in diretta concorrenza ai servizi Dropbox e Onedrive, e ora amplia la propria offerta con nuovi prezzi e nuovi tagli a disposizione dei clienti.

Il nuovo listino

Attualmente, quando si raggiunge il limite di 15GB si può optare per un upgrade a scelta tra 100GB a 19,99 euro l’anno (o 1,99 euro al mese), 1 terabyte a 9,99 euro al mese (99,99 euro l’anno) o salire addirittura fino a 10 tera sborsando quasi 100 euro al mese. Chi non può proprio fare a meno di accumulare file può arrivare anche ai tagli da 20 e 30 terabyte.

Nella nuova versione del listino targata Google 1 ci sono nuove tagli di spazio disponibile: resta invariata l’offerta da 100GB, c’è una nuova offerta da 200GB da 2,99 dollari (che probabilmente diventeranno 2,99 euro da noi), sparisce l’offerta da 1 tera sostituita da quella da 2 terabyte allo stesso prezzo (9,99 al mese). Inalterato il prezzo dei tagli superiori: 10 terabyte a 99,99 euro, 20TB a 199,99 euro, 30 tera a 299,99 euro al mese.

In più, i clienti paganti (anche quelli da 100GB) riceveranno un supporto diretto scritto per risolvere eventuali problemi riscontrati nell’uso del servizio. Infine, Google 1 comprende l’opzione famiglia per dividere lo spazio con fino a 5 utenti ciascuno dotato di una quota fissa e spazio separato distinto da quello degli altri.

Non è finita?

Il nome Google 1 lascerebbe pensare a un abbonamento unico che riunisca assieme tutti i servizi di Mountain View, dalla musica ai video, fino allo storage. Non è cosìGoogle 1 è solo l’offerta per espandere lo spazio storage a disposizione dei diversi servizi di BigG (in particolare Drive e Photo).

Fonte: The Next Tech

Biotech
Tecnologia

Cresce il biotech in Italia

ROMA – A fine 2017 erano 570 le imprese biotec attive in Italia. Il Rapporto 2018 racconta che il 76% del comparto è costituito da aziende di dimensione micro o piccola, come da tradizione industriale italiana. Il fatturato totale è pari a 11,5 miliardi di euro, con un incremento del 12 per cento tra il 2014 e il 2016. Tre quarti è legato al biotecnologico sanitario, il 68% generato dalle imprese a capitale estero (che pure rappresentano solo il 13%o di quelle censite).

Sono 13 mila gli impiegati nel settore. Gli investimenti in ricerca biotech superano i 760 milioni, con una crescita del 22% sempre nel biennio. Nel corso del 2016, il 72% delle imprese si è autofinanziato, oltre il 40% ha avuto accesso a grants di vario genere, il 22% ha fatto ricorso al capitale di debito, soltanto il 6% ha potuto accedere a finanziamenti di venture capital. La quota di imprese esportatrici risulta in tendenziale aumento, in questi ultimi anni. “Il 38% delle imprese italiane sono esportatrici contro il 5% dell’industria italiana”. La Lombardia si conferma la prima regione per numero di imprese (sono 162, pari al 28% del totale), investimenti in ricerca e fatturato. Per numero di imprese seguono Lazio (58) ed Emilia Romagna (57).

Luca Benatti, del Comitato di presidenza Assobiotec, ha detto: “Le imprese che operano in Italia rappresentano un comparto di indiscussa eccellenza. I dati emersi confermano una buona produzione scientifica di base, ma dimensioni troppo piccole e che stentano a crescere. Il settore è vitale, gli investimenti in ricerca non sono competitivi. Grazie alle più moderne innovazioni biotecnologiche stiamo vivendo una rivoluzione che apre scenari inesplorati in settori chiave come salute, alimentazione, ambiente. Lo sviluppo rischia, però, di essere frenato da ritardi strutturali e culturali che compromettono la competitività del nostro Paese”. Ancora: “C’è la necessità e l’urgenza di progettare nuovi modelli di sostegno alla ricerca innovativa mettendo insieme istituzioni e imprese, pubblico e privato per far correre l’Italia all’interno e non ai margini di questo cambiamento globale. Serve una strategia nazionale a favore di innovazione e ricerca per permettere alle imprese di superare il limite di una dimensione troppo piccola”.

La fotografia conferma il primato, già riscontrato nelle precedenti rilevazioni, delle imprese che operano nel settore delle biotecnologie applicate alla salute dell’uomo: sono 295, il 52%o delle imprese italiane nel settore. Il comparto salute genera un fatturato di 8,5 miliardi. Sono 314 i progetti sviluppati nel ramo. Il biotech italiano investe fortemente su quelle patologie che non trovano risposte terapeutiche adeguate: in ambito oncologico, neurologico o a proposito delle malattie degenerative. Grandi investimenti sono indirizzati verso le malattie infettive e lo sviluppo di vaccini. Si legge nel rapporto: “Sulle malattie rare la ricerca accademica italiane vanta il maggior numero di pubblicazioni scientifiche. Di sei prodotti di terapia avanzata attualmente autorizzati al commercio in Europa, tre sono frutto della ricerca italiana”.

Nel settore industria e ambiente, ancora,invece 162 imprese biotecnologiche, il 28% del totale. Con un fatturato di 2 miliardi di euro. Secondo stime Intesa Sanpaolo-Assobiotec, la bioeconomia in Italia nel 2016 ha prodotto per 260 miliardi di euro, corrispondenti all’8,3% sul totale dell’economia nazionale, in moderata crescita rispetto al 2015.

Sul fronte delle imprese che operano nell’area agricoltura e zootecnia in Italia, 50 sono le imprese biotech (il 9%). Il fatturato del settore sfiora i 900 milioni di euro. Un settore emergente è quello legato alla Genomica, Proteomica e delle Tecnologie abilitanti: 65 le imprese che lavorano in questo ambito, corrispondenti all’11%.

Fonte: Repubblica Tecnologia

come leggere preventivo sito web
Grafica

Come leggere un preventivo per un sito web

A molti di Voi sarà sicuramente capitato di prendere in mano un preventivo per la realizzazione di un sito web e non capirci un “fico secco”.

Chi non è del “settore” a stento capisce la sfilza infinita di termini e paroloni che lo descrivono. Molte volte la “fregatura” sta nel non “capire” cosa sta alla base della realizzazione e basandoci solo sul prezzo finale (l’unico parametro che capiamo davvero) rischiamo di incappare in figure come “ciarlatani” e “venditori di pentole” che tenendo il prezzo basso, offrono servizi scadenti e pericolosi per l’azienda. A breve Vi spiegherò perchè potrebbero essere pericolosi e danneggiare l’azienda.

Analisi delle parole usate su un preventivo per la realizzazione di un sito web

Partiamo con l’analisi di come dev’essere un sito di ultima generazione. Come per tutti i prodotti anche il sito web ha bisogno di caratteristiche di sicurezza e qualità, per noi immancabili, per alcuni trascurabili. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche che fanno un buon prodotto.

come dev'essere un sito web di ultima generazione

Come dev’essere un sito web di ultima generazione

1) Dev’essere responsive

Un sito web responsive ha la grafica che si adatta a tutti i dispositivi mobili smartphone, tablet e desktop, per essere consultabile da qualsiasi dispositivo con facilità e immediatezza.
Un sito web responsive si basa sull’ uso di un’impaginazione grafica con griglie a proporzioni fluide, struttura e immagini flessibili. Sono tecniche innovative che consentono alle pagine di un sito web di auto-adattarsi graficamente al dispositivo sul quale vengono visualizzate.

Un sito adattivo non è solo più facile da consultare, ma è estremamente gradito da Google per l’indicizzazione del nostro sito.

2) Deve avere il certificato SSL di autenticazione

Il certificato SSL “Secure Sockets Layer” è un certificato digitale che attesta che il sito è autenticato e sicuro.
I certificati digitali autenticano l’identità di un sito web e criptano le informazioni scambiate tra il web server (dove viene ospitato il sito)  e il browser (dell’utente) rendendo più sicura la comunicazione.

Possedere un certificato SSL è fondamentale per ogni sito, sopratutto se tratta informazioni sensibili per conto dei suoi utenti come carte di credito, registrazioni, prenotazioni. Tale tecnica è particolarmente utile per prevenire attacchi di malintenzionati che volessero intercettare dati sensibili.
Inoltre il protocollo https è tra i fattori di ranking per Google, incide cioè sul posizionamento di un sito web sui motori di ricerca. Con il passare del tempo infatti verranno penalizzati i siti che non avranno questo tipo di certificazione.

Come verificare se un sito ha il certificato SSL?
Solitamente nel browser vicino all’indirizzo del sito compare la scritta “https://” con un lucchetto verde accanto.
Quel simbolo attesta che il sito è sicuro e che ci potremo navigare dentro con tranquillità.

3) Dev’essere SEO friendly ottimizzato per i motori di ricerca

Ovvero dev’essere indicizzabile nei motori di ricerca tramite una buona struttura del sito, l’ottimizzazione delle immagini, l’ottimizzazione dei contenuti e dei link. Qui si aprirebbe un capitolo enorme riguardante la SEO “Search Engine Optimization“.

Cos’è la SEO nel dettaglio?
La SEO è l’insieme delle strategie e tecniche che permettono ad un sito web di essere trovato dagli utenti sui motori di ricerca tra i risultati non a pagamento, nel momento in cui l’utente cerca informazioni su determinati contenuti, prodotti o servizi.
La SEO comprende tutte quelle attività strategiche e operative che permettono ai contenuti di un sito web di essere visibili tra i risultati organici dei motori di ricerca, per determinate parole chiave e di essere trovati da parte di utenti interessati a quella tipologia di contenuto.

4) Backup giornaliero, settimanale o mensile

Quando sfrutti il web per dare forza al tuo business, non puoi permetterti errori o incertezze e soprattutto non puoi correre rischi inutili. Per questo esiste una buona e sana abitudine: il Backup.

Il backup è un’operazione di copia e salvataggio che mette in sicurezza tutti i tuoi dati, per dati intendiamo contenuti, testi, immagini e documenti del sito.

E’molto importante avere dei backup dell’intero sito per evitare brutte sorprese e perdite di dati e denaro.

5) Privacy e Cookie Policy all’interno del sito

La Pagina di Privacy Policy all’interno del sito web (solitamente un link posto sul footer in basso) ha lo scopo di informare l’utente circa il trattamento dei suoi dati personali, secondo quanto previsto dalla legge.

Il documento è obbligatorio per legge qualora il sito raccolga dati personali o potenzialmente tali.
Anche un sito destinato alla semplice consultazione, colletta automaticamente dati anonimi, ma potenzialmente personali ad esempio attraverso i cookies.
Dunque è necessario in un documento destinato ad informare gli utenti di un sito sulla propria politica di privacy, ovvero del rispetto della normativa in materia indicare il titolare ed eventualmente il responsabile del trattamento, il luogo ove questo avviene.
Si passa poi alla tipologia di dati trattati come ad esempio i cookies.
I cookies sono informazioni che possono essere salvate sul computer dell’utente, quando il browser richiama un determinato sito web. Con essi il server invia informazioni, che saranno rilette ed aggiornate ogni qual volta l’utente ritornerà sul sito.

6) Pacchetto di sicurezza anti-intrusione

Sono tutte quelle operazioni mirate alla salvaguardia del sito internet.
Ad esempio, installando plugin che bloccano gli accessi provenienti da IP notoriamente dannosi.
Oppure utilizzando plugin, che inseriscano un codice captcha nella pagina di login: bloccando i “malicious attempts” provenienti da BOT.
Usando tali dispositivi di sicurezza, avremo un sito molto difficile da rubare, bloccare o “infettare”.

7) Aggiornamento periodico del sito

Un buon modo per ridurre le possibilità di avere “falle” nel sistema è quello di tenere aggiornato costantemente il sito web e i suoi plugin. Infatti è molto importante aggiornare entrambi, perché con ogni aggiornamento vengono risolti problemi di sicurezza e intrusione.

In definitiva

Noi di #BluTechnologies realizziamo siti web su misura per la tua azienda. Ci piace creare lavori intuitivi, snelli in linea con la tua immagine coordinata aziendale, autenticati e sicuri, seo friendly con grafica fluida e responsive. Inoltre ti offriamo il il servizio di Hosting e di manutenzione annuale.

L’hosting

La soluzione da noi adottata per la realizzazione di siti web utilizza servizi altamente performanti e dagli elevati standard di sicurezza. Non vengono in nessun caso utilizzati hosting stranieri o a basso costo. Anche nei momenti di maggiore traffico, il sito web disporrà sempre di risorse garantite, di un ampio spazio web dove poter pubblicare le proprie pagine e backup di sicurezza. Una soluzione professionale, in grado di garantirvi prestazioni elevate.

La grafica del sito web

La grafica viene realizzata appositamente per Voi, non si utilizzano grafiche preconfezionate. Pienamente compatibile con piattaforme mobili e personalizzabile in ogni suo aspetto.

 

Per maggiori informazioni

Per qualsiasi informazione o preventivo chiamateci al numero 328 288 2986 o scriveteci tramite il nostro modulo.
Assistenza tecnica informatica
Informatica

Servizi di assistenza tecnica e informatica

Le tecnologie informatiche obsolete fanno perdere tempo e denaro

La presenza di tecnologie obsolete in azienda, spesso comporta perdite di tempo, rappresenta una delle maggiori fonti di stress per impiegati e dirigenti, rende insicure ed instabili le proprie macchine portando, ovviamente, allo spreco di risorse e quindi di denaro.

Hai provato a spegnere e riaccendere?

“Hai provato a spegnere e riaccendere?”, chiunque utilizzi un PC si sarà sentito porre questa domanda. Può sembrare strano, ma ancora oggi, la maggior parte di PC, server e workstation, è mal configurata e scarsamente manutenutaquindi si generano problemi che richiedono un nuovo avvio di programmi e servizi.

Dalla stampante inceppata al software bloccato, le tecnologie obsolete ci fanno sprecare un sacco di tempo.
Una recente ricerca finanziata da Sharp ha evidenziato che, a livello europeo, perdiamo ben 19 giorni di lavoro all’anno a persona.

Circa il 57% delle aziende italiane faticano a tenere il passo con le esigenze della digitalizzazione.
Solo il 17% di esse giudica il digitale fondamentale per il proprio business pur utilizzando almeno un PC con un gestionale dedicato, mentre il 42% ritiene prioritarie problematiche diverse e più contingenti, come quelle di carattere economico.

L’idea errata che “serva spendere molto”

Purtroppo l’idea che serva spendere molto per migliorare le prestazioni delle macchine in uso e ridurre i tempi morti di lavoro, è ormai tanto radicata quanto sbagliata.

Noi di Blu Technologies sappiamo che lavorare in maniera snella e veloce aiuta a risparmiare e a mantenere un’alta produttività aziendale, è per questo che Vi proponiamo validi servizi di assistenza e consulenza informatica che vi permetteranno già nell’immediato, di operare con più serenità

assistenza tecnica

I nostri servizi di assistenza tecnica

  • Consulenza per l’aggiornamento e l’ammodernamento del parco PC, ottimizzando la spesa solo dove serve effettivamente.
  • Archiviazione e recupero dei dati.
  • Ripristino dei sistemi operativi e dei software in uso in caso di situazioni compromesse.
  • Pulizia da virus, adware e malware che rallentano e danneggiano il sistema del computer.
  • Studio delle necessità hardware di server e workstation per non farvi spendere un centesimo più di quanto serva davvero per far funzionare i vostri programmi.
  • Configurazione di Tablet e Smartphone aziendali.
  • Video-sorveglianza IP per controllare la propria casa o l’ufficio anche in remoto.

Servizi di consulenza informatica

  • Diverse soluzioni contrattuali per fornirvi solo l’assistenza che vi serve con interventi e costi chiari.
  • Assistenza in remoto di supporto ma anche proattiva per la verifica delle infrastrutture e dello stato dei backup, per garantirvi maggior stabilità nel funzionamento, minori costi indiretti per fermo macchina e minori costi diretti per gli interventi eseguiti con queste modalità.
  • Configurazione, gestione, diagnostica, implementazione scalare e diagnostica della rete interna.
  • Sicurezza perimetrale della tua rete ma anche protezione dei tuoi dati da ciò che avviene in rete e nei PC.
  • Innovative soluzioni per la replica e conservazione dei tuoi dati, che ti faranno dormire sonni sereni.

Branding
Grafica

Cos’è il Branding e perchè è importante per la tua azienda

Un errore comune che tutti facciamo, è pensare che il Branding sia semplicemente la realizzazione di un logo grafico, ma va ben al di là di questo. Il Branding coinvolge ogni aspetto dell’azienda, dal logo al sito web, dai post sui social media alle divise del personale, dalla pubblicità su carta ai banner pubblicitari.

Cos’è il Branding?

Il Branding è l’insieme di attività strategiche e operative relative alla costruzione e alla gestione della marca. Una marca può essere costruita da un nome, un termine, un simbolo, un disegno, o una combinazione di questi elementi intesa a identificare i beni o i servizi offerti da un venditore e a differenziarli da quelli della concorrenza.

Si potrebbe definire in poche parole che il Branding è il modo in cui il cliente percepisce la tua azienda.
Un buon Branding è il risultato di un’attenta e meticolosa pianificazione.

Perché il Branding è così importante?

1. Il Branding promuove il riconoscimento dell’azienda

Un Branding efficace promuove il riconoscimento dell’azienda. Se il marchio è coerente e facile da ricordare, può aiutare le persone a sentirsi più sicuri ad acquistare prodotti e/o servizi da voi.

2. Il vostro marchio vi distingue dalla concorrenza

In un mercato altamente competitivo, è fondamentale distinguersi dalla massa. Il tuo marchio quindi ti potrà aiutare ad emergere dalle migliaia o milioni di aziende simili alla tua in tutto il mondo.

“Qualsiasi sia la mia estrazione sociale o età, io sono di fatto il presidente, amministratore delegato e responsabile Marketing dell’azienda chiamata “Io Spa”. La mia reputazione e la mia credibilità si definiscono tramite la qualità del mio lavoro attuale e passato e determinano la qualità del mio lavoro futuro.” – Tom Peters

3. Il Branding determina le aspettative

Un marchio forte e coerente consentirà al cliente di sapere esattamente cosa aspettarsi ogni volta che vi incontra.
Un aspetto molto importante del vostro business, sarà costruire credibilità e fiducia. Il vostro marchio rappresenta, per così dire, la vostra promessa tacita al cliente.

4. Un marchio forte aggiunge valore al vostro business

Un marchio forte e di successo aggiungerà valore al vostro business, ben al di là dei beni fisici.
Considerate le aziende come Apple, Gucci, Facebook e Coca-Cola; valgono molto di più dei loro locali, attrezzature e / o prodotti.
Nel 2014, il marchio Coca-Cola valeva 67 milioni di dollari, ovvero oltre il 54% del valore di mercato di tutte le azioni della società.

 

La marca è tra i più fondamentali valori di un’impresa e oggi le aziende intelligenti comprendono l’importanza di capitalizzare il valore dei propri marchi. Queste aziende sanno che questi marchi sono quello che l’azienda fa e quello che l’azienda è. Essa implica fiducia, sostanza e un’insieme definito di aspettative.” – Scott Davis

La strategia e la gestione del Branding aziendale riguardano:

  • la comunicazione dei valori,
  • della missione,
  • la visione di un’impresa.

Come fare Personal Branding

Fare Personal Branding significa impostare una strategia per individuare o definire i tuoi punti di forza, quello che ti rende unico e differente rispetto ai tuoi concorrenti e comunicare in maniera efficace:

  • cosa sai fare,
  • come lo sai fare,
  • quali benefici porti,
  • perché gli altri dovrebbero sceglierti

In parole semplici

Capire chi sei = (Personal Branding) per comunicarlo al meglio = (Brand Identity)

Blu Technologies ti aiuterà…

a tirare fuori l’anima della tua azienda e lo comunicherà al meglio attraverso:

  • un’immagine coordinata studiata e in linea con lo stile della tua azienda,
  • un sito web finalmente chiaro, snello, intuitivo e fresco completamente responsive,
  • una campagna sui social media che generi interesse da parte del pubblico,
    e molto molto altro ancora …

 

Per maggiori informazioni

Per qualsiasi informazione o preventivo chiamateci al numero 328 288 2986 o scriveteci tramite il nostro modulo.
Giunzioni fibra ottica
Informatica

Servizio di giunzioni fibra ottica

Blu Technologies offre il servizio di giunzioni fibra ottica

Blu Technologies offre al pubblico il servizio di noleggio giuntatrice per fibra ottica con operatore.
I nostri tecnici specializzati realizzano cablaggi in fibra ottica monomodale e multimodale per connessioni indoor e outdoor.

Siamo in grado di fornire:

  • Progettazione dell’impianto
  • Esecuzione di misure
  • Intestazione di fibre e cavi ottici con tutti i tipi di connettori (ST, SC, MTRJ, LC)
  • Realizzazione di giunzioni a fusione con Giuntatrice Fibra Ottica
  • Interventi tecnici complementari sul campo
  • Messa in funzione dell’impianto
  • Certificazione dei collegamenti ottici
  • Ricerca e riparazione di guasti

Gli strumenti utilizzati:

La Giuntatrice attualmente utilizzata è la Fiber Fox Mini 6S con le seguenti caratteristiche:

giunzione fibra ottica

MINI 6S Fiber Fox

  • Allineamento sul core
  • Progettata per utilizzo in ambienti gravosi
  • Alta precisione di fusione (splice fibra ottica)
  • Capacità di fusione fibra ottica per tutti i tipi di fibra esistenti

 

Cos’è la fibra ottica

La fibra ottica è un filamento trasparente di fibra di vetro o polimeri plastici, delle dimensioni di 125 micrometri, circa le dimensioni di un capello umano.
Le caratteristiche che distinguono questa tipologia di cavi dai normali cavi in rame, sono quelle di essere in grado di trasportare molti più informazioni per unità di tempo e nel contempo essere più leggeri e maneggiabili, più flessibili, immuni ai disturbi elettrici e alle variazioni di temperatura. Tutte queste caratteristiche rendono i cavi in fibra più performanti in termini di capacità trasmissiva e meno soggetti a guasti e inconvenienti abbattendo così disservizi e costi di manutenzione.

 

Applicazioni

giunzioni in fibra ottica

Procedimento di fusione con la Fiber Fox Mini 6Sx

Per maggiori informazioni

Per qualsiasi informazione o preventivo chiamateci al numero 049 863 03 87 o scriveteci tramite il nostro modulo.
I nostri consulenti saranno lieti di rispondere a qualsiasi vostra domanda.
Relamping LED
Elettrotecnica

Relamping LED: perché conviene?

Un intervento di relamping LED può far risparmiare dal 40% al 60% sulla bolletta elettrica. E poi ci sono il risparmio sulla manutenzione, che arriva addirittura all’80% della spesa, e le detrazioni fiscali previste per le riqualificazioni energetiche. Il tutto a parità di luce emessa, e in qualche caso con un miglioramento del comfort.

Cos’è il relamping LED?

Relamping significa semplicemente sostituire una lampadina con una nuova, dando per scontato e sottinteso che la nuova faccia risparmiare. Se si parla di relamping LED vuol dire che le lampade nuove sono del tipo Light Emitting Diode, una tecnologia che offre vantaggiosi benefici.
LED dall’inglese Light Emitting Diode o diodo a emissione di luce è un dispositivo optoelettronico, che sfrutta la capacità di alcuni materiali semiconduttori di produrre fotoni attraverso un fenomeno di emissione spontanea.

I vantaggi dell’illuminazione a LED

  • Consumi ridotti

    Le lampade LED consumano di meno rispetto a quelle tradizionali alogene a ioduri metallici o al neon.

  • Durata nel tempo

    L’altro vantaggio è che durano di più, anche 10 e più anni considerato un tempo di accensione medio di 2000 ore l’anno (risparmio sulla manutenzione).

  • Risparmio sulla manutenzione

    Il risparmio sulla manutenzione arriva addirittura all’80% della spesa, la tecnologia a LED costa di più, ma se si fanno bene i conti e si aggiunge l’ecobonus fiscale un relamping LED è un affare coi fiocchi.

  • Facilità d’installazione

    Altra caratteristica di un relamping LED è la facilità con cui si può attuare.
    Trattandosi di un intervento plug&play non servono interventi o modifiche all’impianto elettrico esistente:
    si toglie la lampadina vecchia e si mette quella nuova.

Normalmente un relamping LED inizia con una diagnosi energetica dell’esistente (analisi dei consumi) a cui segue la redazione di un progetto di un progetto di efficientamento che permette di comparare i risparmi ottenibili con la nuova illuminazione e il tempo di ammortamento della spesa.

I vantaggi sono anche per l’ambiente

Con un relamping LED dei più semplici, per esempio la sostituzione di una plafoniera neon con una plafoniera LED, si evita l’immissione in atmosfera di circa 225 kg di CO2; l’equivalente di anidride carbonica assorbita da nove piante di abete in un anno.

Se volete fare il relamping LED di casa vostra o della vostra azienda

Chiamateci per preventivi gratuiti, i nostri operatori saranno a vostra disposizione per chiarire dubbi e venire in contro alle vostre necessità.